Aisha in wonderland

Aisha nel paese delle meraviglie raccoglie un nuovo nucleo di opere di Maïmouna Guerresi in cui l’artista, attraverso il linguaggio della fotografia, del video e dell’installazione, invita lo spettatore a ri-considerare la relazione (ostile, asimmetrica, ripudiante o assimilativa) tra “soggettività” e “alterità” a favore di uno scenario armonico nel quale corpi, divinità, oggetti, natura e architettura raccontano la possibilità di co-esistere fuori da logiche di terrore, sfruttamento e dominio.
Attraverso una riattualizzazione iconografica dei simboli islamici e l’ibridazione con la cultura artistica occidentale, Maïmouna Guerresi collega arte, spiritualità e vita.
La sua opera è un viaggio verso un universo interiore e nascosto che è anche il pretesto per rappresentare stati d’animo e riflessioni esistenziali in una continua ricerca di se stessi e di una nuova identità.

Maïmouna Guerresi (vive e lavora tra Italia e Senegal) è fotografa, scultrice, performer, autrice di video e installazioni. Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Venezia (1982 e 1986), alla Quadriennale di Roma (1986) e a Documenta K18 a Kassel (1987), oltre che in numerose mostre personali e collettive in Europa, Africa, Stati Uniti, Asia e Medio Oriente. Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui Fondazione Boghossian, Bruxelles (Belgio); Museo d’Arte Contemporanea di Palazzo della Ragione, Verona; Fondazione Tasveer, Bangalore (India); M.I.A Minneapolis Institute of Art (USA); Fondation Alliances, Casablanca (Marocco); LACMA Museum, Los Angeles (USA); Smithsonian African Museum, Washington (USA).