copertina-Maimouna

Maïmouna Guerresi

Aisha in Wonderland

€ 18.00

Aisha nel paese delle meraviglie raccoglie un nuovo nucleo di opere di Maïmouna Guerresi in cui l’artista, attraverso il linguaggio della fotografia, del video e dell’installazione, invita lo spettatore a ri-considerare la relazione (ostile, asimmetrica, ripudiante o assimilativa) tra “soggettività” e “alterità” a favore di uno scenario armonico nel quale corpi, divinità, oggetti, natura e architettura raccontano la possibilità di co-esistere fuori da logiche di terrore, sfruttamento e dominio. Attraverso una riattualizzazione iconografica dei simboli islamici e l’ibridazione con la cultura artistica occidentale, Maïmouna Guerresi collega arte, spiritualità e vita.  La sua opera è un viaggio verso un universo interiore e nascosto che è anche il pretesto per rappresentare stati d’animo e riflessioni esistenziali in una continua ricerca di se stessi e di una nuova identità.   

Aisha in Wonderland collects a new nucleus of works by Maïmouna Guerresi in which the artist, through the language of photography, video and installation, invites the viewer to re-consider the relationship (hostile, asymmetrical, repudiating or assimilative) between “subjectivity” and “otherness” in favor of a harmonious scenario in which bodies, divinities, objects, nature and architecture tell the possibility of co-existing outside the logic of terror, exploitation and domination. Through an iconographic re-actualization of Islamic symbols and hybridization with Western artistic culture, Maïmouna Guerresi connects art, spirituality and life. Her work is a journey towards an inner and hidden universe that is also the pretext to represent moods and existential reflections in a continuous search for oneself and a new identity.

Maïmouna Guerresi (vive e lavora tra Italia e Senegal) è fotografa, scultrice, performer, autrice di video e installazioni. Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Venezia, a Documenta K18 a Kassel oltre che in numerose mostre personali e collettive internazionali, tra cui National Museum di Bamako, Mali, KIASMA museum of contemporary art di Helsinki, Bahrain National Museum, Sharjah Art Museum, Smithsonian National Museum of African Art, I.M.A Institute du Monde Arabe, 13.ma Cairo Biennale, Lagos Photo Festival, LOBA Leica Oskar Barnack Award, SCoP-Shanghai Center of Photography Shanghai, Gallery Gongbech, Jeju, Corea del Sud, Kyotographie, Kyoto, Japan, Aga Khan Museum, Toronto, ROM Museum, Toronto, Tate Modern, Londra.
Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui Boghossian Foundation, GAM Galleria Arte Moderna Achille Forti, Minneapolis Institute of Art, L.A.C.M.A Los Angeles County Museum of Art, Museum of African, Contemporary Art Al Maaden, Hood Museum of Art, Dartmouth, Smithsonian National Museum of African Art and Black Gold Museum, Riyadh.

Maïmouna Guerresi (lives and works between Italy and Senegal) is a photographer, sculptor, performer, creator of videos and installations. Her works have been presented at the Venice Biennale, Documenta K18 in Kassel as well as in numerous international solo and group exhibits, including National Museum in Bamako, Mali, KIASMA Museum of Contemporary Art in Helsinki, Bahrain National Museum, Sharjah Art Museum, Smithsonian National Museum of African Art, I. M.A Institute du Monde Arabe, 13th Cairo Biennale, Lagos Photo Festival, LOBA Leica Oskar Barnack Award, SCoP-Shanghai Center of Photography Shanghai, Gallery Gongbech, Jeju, South Korea, Kyotographie, Kyoto, Japan, Aga Khan Museum, Toronto, ROM Museum, Toronto, Tate Modern, London. 
Her work is part of public and private collections including Boghossian Foundation, GAM Galleria Arte Moderna Achille Forti, Minneapolis Institute of Art, L.A.C.M.A Los Angeles County Museum of Art, Museum of African, Contemporary Art Al Maaden, Hood Museum of Art, Dartmouth, Smithsonian National Museum of African Art and Black Gold Museum, Riyadh.

Aisha in wonderland

Aisha nel paese delle meraviglie raccoglie un nuovo nucleo di opere di Maïmouna Guerresi in cui l’artista, attraverso il linguaggio della fotografia, del video e dell’installazione, invita lo spettatore a ri-considerare la relazione (ostile, asimmetrica, ripudiante o assimilativa) tra “soggettività” e “alterità” a favore di uno scenario armonico nel quale corpi, divinità, oggetti, natura e architettura raccontano la possibilità di co-esistere fuori da logiche di terrore, sfruttamento e dominio.
Attraverso una riattualizzazione iconografica dei simboli islamici e l’ibridazione con la cultura artistica occidentale, Maïmouna Guerresi collega arte, spiritualità e vita.
La sua opera è un viaggio verso un universo interiore e nascosto che è anche il pretesto per rappresentare stati d’animo e riflessioni esistenziali in una continua ricerca di se stessi e di una nuova identità.

Maïmouna Guerresi (vive e lavora tra Italia e Senegal) è fotografa, scultrice, performer, autrice di video e installazioni. Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Venezia (1982 e 1986), alla Quadriennale di Roma (1986) e a Documenta K18 a Kassel (1987), oltre che in numerose mostre personali e collettive in Europa, Africa, Stati Uniti, Asia e Medio Oriente. Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui Fondazione Boghossian, Bruxelles (Belgio); Museo d’Arte Contemporanea di Palazzo della Ragione, Verona; Fondazione Tasveer, Bangalore (India); M.I.A Minneapolis Institute of Art (USA); Fondation Alliances, Casablanca (Marocco); LACMA Museum, Los Angeles (USA); Smithsonian African Museum, Washington (USA).